assistenti familiari - Ambito Distrettuale di Tradate

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LA LEGGE REGIONALE LOMBARDA SULLE ASSISTENTI FAMILIARI (lg n.15/2015)

 

Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato la legge n.15 del 19 maggio 2015 che sostiene interventi in favore del lavoro di assistenza e cura degli assistenti familiari per qualificarne il lavoro, contrastare il lavoro sommerso e irregolare, sostenere le famiglie e le persone assistite sia economicamente che attraverso il supporto di azioni di orientamento e consulenza.

 

Tali finalità sono perseguite mediante l’istituzione di diversi concreti interventi:

 

- I registri
La legge promuove l’istituzione di registri territoriali, gestiti da ambiti o comuni, che contengono informazioni sugli assistenti familiari, indicando informazioni circa le competenze, la formazione e le disponibilità orarie.

 

 ISCRIZIONE AL REGISTRO
Possono presentare domanda agli Sportelli per l’assistenza familiare tutte le persone, italiane e straniere, che sono in possesso dei seguenti requisiti:

  - compimento del 18° anno d'età;
  - certificato di iscrizione anagrafica al Comune di residenza;
  - titolo di soggiorno valido ai fini dell'assunzione per i cittadini extracomunitari;
  - per i cittadini stranieri: attestazione della conoscenza della lingua italiana almeno di livello A2;
  - autocertificazione circa l'assenza di condanne penali o procedimenti penali in corso;
 - essere in possesso alternativamente dei seguenti requisiti:
a) titoli di studio o di formazione in campo assistenziale o sociosanitario  conseguiti negli Stati membri dell'Unione europea.
b) attestati afferenti percorsi di formazione in ambito assistenziale o sociosanitario riconosciuti, con un monte ore minimo pari a 160 ore;
c) attestato di competenza con valenza di qualifica Ausiliario Socio Assistenziale (ASA) e Operatore Socio Sanitario (OSS), rilasciato a seguito di corsi riconosciuti dalla Regione;
d) attestato di competenza di Assistente familiare rilasciato a seguito del percorso formativo, nell’ambito del sistema di formazione professionale regionale, di cui alla l.r. 6 agosto 2007, n. 19;
e) avere svolto un’attività lavorativa in Italia nel campo dell'assistenza familiare di almeno 12 mesi effettuati nell’arco temporale di 2 anni, certificata da regolare contratto di lavoro e dalla copia dei versamenti dei contributi di legge. Tale documentazione è integrata da una lettera del datore di lavoro in cui viene attestata la conoscenza di economia domestica, con la declinazione delle mansioni svolte (es. attività connesse alle esigenze del vitto e della pulizia della casa, assistenza alla persona nello svolgimento delle attività della vita quotidiana, ecc).

 

La lavoratrice/il lavoratore è tenuta/o a attestare/dichiarare, annualmente, il possesso dei requisiti necessari all'iscrizione al Registro per mantenere la propria iscrizione.

 

- Gli sportelli
La legge stabilisce la costituzione di sportelli territoriali, sempre di titolarità comunale o d’ambito e con la collaborazione di terzo settore, sindacati e patronati, che svolgano funzioni di:
 1. ascolto, informazione e orientamento della persona e della sua famiglia
  2. sostegno nella ricerca e nella selezione dell’assistente famigliare
 3. assistenza nelle procedure di assunzione
  4. informazione sull’accesso al sostegno economico
  5. tenuta e gestione dei registri territoriali con supporto alle persone disponibili a lavorare

 

- La formazione
La legge promuove la realizzazione di percorsi formativi, anche nell’ambito dei programmi regionali di inserimento lavorativo, basati su specifici standard professionali e formativi e finalizzati al conseguimento dell’attestato di competenza, necessario per l’iscrizione ai registri.

 

- Il sostegno economico
La legge stabilisce la concessione di contributi economici per le persone e le famiglie fragili che si avvalgono di assistenti famigliari, previa valutazione della condizione economica e dei carichi assistenziali.

 

- Promozione di iniziative di comunicazione
Regione promuove iniziative di comunicazione per diffondere l’informazione generalizzata sul territorio circa l’attuazione della legge.
Le iniziative sono realizzate con il coinvolgimento degli Uffici territoriali regionali, degli Ambiti territoriali/Comuni, delle ATS/ASST anche per il coinvolgimento dei medici di medicina generale.

 

per ulteriori informazioni consulta la DGR 5648 DEL 3 10 2016

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